“I Folletti Onlus” si presentano alle classi terze della Scuola Media “E.Fermi” di Langhirano (PR)
Il Progetto “Folletti League” non finisce di regalarmi emozioni. Nei gironi precedenti il Natale 2018 insieme agli inseparabili amici della associazione “I Folletti Onlus”, siamo stati invitati a presentare il nostro lavoro, svolto in giro per l’italia, ai ragazzi delle classi terze dell’istituto di medie inferiori “E.Fermi” di Langhirano.
Sono sincero, l’idea mi creava una buona dose di nervosismo, perché immaginavo non fosse semplice spiegare quello che facciamo con questo progetto a dei ragazzi che iniziano il difficile percorso dell’adolescenza; ragazzi e ragazze costantemente soggetti alla già alta quantità di informazioni, nozioni e distrazioni mai registrata e il più delle volte dalla durata di pochi secondi. Non avevamo idea di come avrebbero potuto reagire ad una presentazione di quasi un’ora e su un tema complicato e spesso sconosciuto come i pazienti dei reparti di Oncologia pediatrica. Il cancro, il tumore, la “bestia”, come chiamarlo lo lascio a voi, è spesso visto in persone adulte, spesso anziane. Ognuno di noi ha sicuramente avuto parenti “morti per un brutto male“.
E’ difficile però associarlo a bambini che possono anche avere 2, 3, 4 anni o poco più. Ma è la realtà che Enza e il suo gruppo di volontari ha deciso di aiutare e noi del Circolo Fotografico “Renato Brozzi” di Traversetolo (PR) con lei.
Quando l’amica Alessandra Brindani, docente di religione presso il plesso scolastico langhiranese, ce lo ha proposto, abbiamo incautamente accettato al volo. Troppo bella l’idea di mostrare il sorriso dei bambini fotografati, troppo emozionanti le reazione dei genitori nel vedere i loro piccoli in rari momenti felici in mezzo a tanti giorni di dolore.
Troppo importante mostrarci per poter raccogliere i fondi necessari alla associazione per portare avanti tutte le numerose iniziative e per smuovere giovani coscienze sulle brutture del mondo, magari invogliandoli ad entrare nel prezioso mondo del volontariato sociale.
L’idea di coinvolgere adolescenti verso il volontariato è stata la molla che che ci ha spinto a provarci e grazie alla disponibilità dell’istituto e delle insegnanti, ci siamo riusciti. Due ore dedicate a loro. Due classi ogni ora e noi a cercare di trasmettere EMOZIONI attraverso i filmati, le fotografie e i racconti delle esperienze di Roma all’ospedale “Bambino Gesù” e al “Regina Margharita” di Torino in collaborazione con la associazione “Casa UGI” Onlus.
Alla fine credo che il loro silenzio commosso e le lacrime che scendevano da molti occhi, hanno dimostrato di esserci riusciti. I nostri piccoli supereroi sono entrati nei loro cuori e chissà che non siano fonte di ispirazione perché qualcuno o qualcuna di questi adolescenti, non trovi la voglia di dedicare un po’ del proprio tempo per donare un sorriso e un po’ di distrazione a bambini che hanno solo la voglia di vivere quella allegra normalità di cui ogni bambino ha diritto e necessità.
A presto
Andrea Ferrari
Le immagini sono di Luca Montali
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